>>>> domenica mattina 7 aprile 2019, dalle 10.00 alle 13.00,
ci sarà la lettura scenica dell' opera teatrale di padre Turoldo "GUFI COME ANGELI"
e
la presentazione delle 35 opere donate al Ridotto dall'artista Bruno Bordoli e da sua moglie.
Questo il programma dettagliato:
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>>>> Ecco le 35 opere donate dall'artista Bruno Bordoli di Porlezza (CO) al RIDOTTO
>>> Le opere si potranno vedere durante le attività del RIDOTTO.
Chi vorrà vederle in altri orari dovrà chiedere un appuntamento telefonando a uno dei due numeri scrtti nell'intestazione
Anteprima dell'auditorium "Turoldo-Bordoli"
>>In fondo al post ci sono le immagini dell'inaugurazione del 7 aprile
Anteprima delle copertine del "Quaderno del Ridotto" n°12
Fronte • Bruno Bordoli, “Assenza”, 1992, particolare, foto G. Ganis 2019
ASSENZA
È sera: gli uomini vanno
Entro le fosse delle case
Per l’usuale rito funebre del giorno
…
David m. Turoldo
Retro • Bruno Bordoli, “Infinito Silenzio”, 1992, particolare, foto G. Ganis 2019
INFINITO SILENZIO
Signore,
…
Io sono la tua ombra,
sono il profondo disordine:
la mia mente nell’alto
buio, cerca
di te, inaccessibile luce;
…
David m. Turoldo
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Pubblichiamo le pagine relative all'intervento del critico d'arte Licio Damiani
Articolo di Nicola Borgo per "LA VITA CATTOLICA", settimanale friulano
Il 19 marzo Bordoli ha presentato a Milano un'opera grandiosa: l'Antico e Nuovo Testamento.
Di lui scrisse così Philippe Daverio nel 2009:
“La sua è una pratica quotidiana d’un espressionismo feroce e lirico che vuole, ben più che parlare alla mente, muovere le pulsioni profonde delle viscere. Il bello, inteso nel senso urbano del termine, ne è escluso per scelta morale. Tutta la ricerca è volta a trovare quella forma espressiva che possa coinvolgere i meandri profondi della coscienza.”
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Nel 1986 per una mostra alla Galleria Falaschi di Passariano (UD) così scrisse il critico d'arte Luciano Perissinotto:
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Così si definì l'artista in un'intervista del marzo 2014:
"Le rappresentazioni, cioè le immagini che propongo, non vogliono rappresentare la realtà, non vogliono cercare di intervenire sul reale, ma andare a cercare, tramite le immagini, ciò che c’è dentro ognuno di noi.
Esse sono un mezzo per una introspezione personale rispetto a ciò che si vede , che diventa un mezzo per indagare l’anima."
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Alcune foto (di G. Ganis) della mattinata al 'Ridotto' domenica 7 aprile 2019
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