sabato 24 ottobre 2015

TUROLDO 2016_5_Articolo Borgo su "il ponte"_ n°8_ottobre 2015



Sabato 21 novembre 2015

dalle 15.00 alle 18.00
 (il programma dettagliato è in corso di definizione) 

il Ridotto inizierà
con dibattiti e convegni, l’anno d’iniziative per ricordare 
p. D. m. Turoldo a cent’anni dalla nascita avvenuta il 22 novembre 1916.

Don Nicola Borgo, l’artefice del Ridotto, spiega lo spirito delle iniziative in questo articolo.








giovedì 22 ottobre 2015

22 ottobre _ PARCO TUROLDO_Anteprima del nuovo MOSAICO di commiato, del mosaicista Luciano Petris su disegno di Jože Ciuha

Anticipiamo il bozzetto del nuovo mosaico che sarà collocato in primavera, il 14 maggio 2016,  nel parco.




Sarà lungo cinque metri. 
Lo sta realizzando il mosaicista Luciano Petris su disegno di Jože Ciuha.

Questa la poesia di padre Turoldo:


Canto il sogno del mondo
Ama
saluta la gente
dona
perdona
ama ancora e saluta.

Ama
Dai la mano
aiuta
comprendi
dimentica
e ricorda
solo il bene.

E del bene degli altri
godi e fai godere.
Godi del nulla che hai
del poco che basta
giorno dopo giorno:
e pure quel poco
–se necessario-
dividi.

E vai, vai leggero
dietro il vento
e il sole
e canta.

Vai di paese in paese
e saluta tutti
il nero, l’olivastro
e perfino il bianco.

Canta il sogno
del mondo
che tutti i paesi
si contendano
di averti generato.

David Maria Turoldo, “Il grande male”Ed. Mondadori




lunedì 19 ottobre 2015

sabato 24 ottobre 2015_ore 16.00_LECTIO DIVINA _incontro spirituale



sabato 24 ottobre 2015_dalle ore 16.00 alle ore 18.00 

don Nicola Borgo condurrà la 
LECTIO DIVINA, incontro spirituale.

Qui sotto alcuni spunti per la riflessione






venerdì 25 settembre 2015

TUROLDO 2016_4_Il paese del presepio


Riceviamo dalla moglie dell'ing. Angelo Pittana questo articolo su padre Turoldo, suo compaesano, pubblicato in Svizzera nel 1993, tratto dal libro:

IL DONO DI TUROLDO_Padre Davide secondo gli amici.
A cura di Giuseppe Zois 

Editore: La Buona Stampa 1993, Lugano, 1993







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Riproduciamo alcune note su Angelo Pittana tratte dai nostri post del 22 novembre 2014, ai quali rimandiamo. 

ANGELO MICHELE PITTANA si firmava anche con lo pseudonimo "AGNUL DI SPERE”. Fu ingegnere, poeta, scrittore e traduttore.
Nacque a Sedegliano (Udine) il 22 agosto 1930 e morì a Udine l’11 gennaio 2005.
Dopo la maturità al Liceo Classico di Udine si laureò in ingegneria civile a Pisa nel 1960. Lavorò per un anno con l’arch. Marcello D’Olivo e poi si trasferì nella Svizzera italiana dove lavorò in uno studio privato; alla fine del 1962 fu assunto dall’Amministrazione Cantonale Ticinese, nel Servizio progettazione dell'Ufficio Strade Nazionali, come progettista, dove lavorò fino la maggio 1993, quando andò in pensione.
In Svizzera rimase 31 anni, prima a Chiasso, poi a Bellinzona ed infine a Locarno, diventando cittadino svizzero.
Era un ingegnere che pensava e scriveva in friulano, sia in prosa che in poesia. La sua produzione letteraria fu molto vasta; pubblicò racconti e numerosi saggi tecnici e collaborò a varie riviste, in Friuli e in Ticino. Curò diverse edizioni di poesie friulane trasposte in altre lingue. La sua profonda conoscenza  di numerose  lingue gli permise di tradurre in friulano opere di Neruda, Prévert, Hemingway, Hikmet, Jiménez, Goethe.

mercoledì 16 settembre 2015

lunedì 31 agosto 2015

TUROLDO & PASOLINI _ Casarsa (PN) - Coderno (UD) _ Visita al mulino di RIVIS_ 30 agosto 2015

30 agosto 2015

22^ PEDALATA SUI LUOGHI  PASOLINIANI


  
“PASOLINI INCONTRA TUROLDO”

Ore 16.30_Il numero gruppo è arrivato all'antico mulino di Rivis di Sedegliano, dove Nicola Borgo, l'artefice del "RIDOTTO" di Coderno, ha spiegato brevemente i rapporti di padre Turoldo con la sua terra e con Pier Paolo Pasolini.

Il professor Gottardo Mitri ha poi guidato i partecipanti nella visita del mulino.

 
Gottardo Mitri e Nicola Borgo





Il MULINO DI RIVIS


Il mulino è situato a RIVIS al Tagliamento, in Comune di Sedegliano (UD), in Via Molino nuovo. Questo vecchio mulino ad acqua, ancora funzionante, è azionato dalle acque della roggia San Odorico (o roggia di Codroipo) del XI secolo, molto importante
nel basso Medioevo.

È più conosciuto come mulino “nuovo”, ed è uno dei cinque mulini che erano presenti 
sul territorio e che appartenevano alla giurisdizione della nobile e potente famiglia dei Savorgnan.

L’attività  iniziò ufficialmente nel 1776 e originariamente, aveva “quattro ruote con 
i suoi pestelli”. 

Nel 1933, fu installata una turbina idraulica al posto delle ruote in legno e l’antico sistema dei palmenti (le macine in pietra) fu sostituito dalla struttura a laminatoio, molto più efficiente, costituita da coppie di cilindri in acciaio rigato che, avvicinati 
ed allontanati ritmicamente tra di loro, sminuzzano i chicchi del granoturco.
Questo sistema rappresentò una vera evoluzione tecnologica nell'attività molitoria: riscaldava meno i chicchi, lasciava passare meno scorie e produceva una farina più raffinata.
Tuttavia, il processo di trasformazione del mais in farina necessitava di più passaggi 
che venivano gestiti dal mugnaio facendo scorrere il mais grezzo nella prima e la 
farina nella seconda coppia di cilindri.
Attualmente invece, l’acqua muove una clochea idraulica, simile ad una gigantesca 
vite, meglio conosciuta come ruota o chiocciola di Archimede, della potenza di 20 KWh. 
Dopo una attenta ristrutturazione nel 2008 il mulino è stato trasformato in Museo e
in laboratorio dell’arte molitoria.