martedì 3 luglio 2018

Domenica 1 luglio 2018 >>> Inaugurazione nuovo mosaico dedicato alla DONNA-MADRE (di Ciuha-Petris) nel parco Turoldo

Tutto esaurito al RIDOTTO domenica 1 luglio per i 60 anni di presbiterato di mons. Nicola Borgo e per l'inaugurazione del nuovo mosaico. La sala durante la celebrazione dell'Eucarestia era pienna dentro (99 persone) e fuori (altre 30) e nel parco erano circa 200.

>> Sotto, oltre i depliant ci sono alcune immagini della giornata e due foto storiche di prima e durante la prima messa di don Nicola, a Rivis di sedegliano (UD), suo paese natale, domenica 6 luglio 1958, gentilmente concesse da Gottardo Mitri. 

Nuovo mosaico dedicato alla DONNA-MADRE
domenica 1 luglio 2018 _ ore 10.15-13.30






Anticipiamo alcune frasi dell'intervento che farà il critico d'arte Licio Damiani.


Il parco di Turoldo

sacro alle memorie

Licio Damiani – giugno 2018

Estratto



Una sensazione di pace sospesa, un’oasi di serenità e di profonda riflessione. A Coderno di Sedegliano il parco dedicato a padre David Maria Turoldo, voluto, progettato e finanziato da monsignor Nicolino Borgo, si stende sul retro della casa del frate-poeta, tra campi pianeggianti cinti da spalliere di siepi, da filari lontani di cipressi, fitti d’estate di colture di mais.

Lo splendore delle figurazioni di Ciuha, rivestite da fulgenti e preziosi colori, muovono da spunti popolari, assorbendo influssi bizantini, ottomani e, più in generale, orientali e precolombiani. Il suo linguaggio stilistico, lontano dal riprendere motivi realistico-imitativi, si esprime con una grande libertà che sfiora le astrazioni espressioniste e assume ritmi magmatici. Spezzoni di segmenti, concentrazioni ed esplosioni di intrecci grafici, deformazioni compositive, sintesi picassiane, tarsie, quadrangoli, frammenti figurativi, compongono sinfonie visive quasi dodecafoniche.

Nell’ultimo mosaico, dedicato alla Donna-Madre, la figura femminile appare delineata in tutta la sua misteriosa carnalità, come un richiamo ancestrale nascosto nel cuore di ogni essere umano, trasfigurato in una sorta di dolente e affettuosa leggenda, essere magico rivissuto con emozione infantile, bambola di pezza con la quale bambini innocenti abbiamo giocato, che si rianima magicamente e ci porta a ricordare con affettuosa nostalgia i nostri giorni perduti, a evocarci il senso d’una vita. Replica distorta dai travagli della nostra storia dell’Addolorata in lutto trafitta da spade sull’altare della Basilica delle Grazie di Udine, che da piccoli abbiamo guardato con una sorta di oscura trepidazione. 

>>> Per scaricare e vedere il testo completo clicca qui sotto
 https://drive.google.com/file/d/1IsgOyiJzn0EFbU745Q7IdNuhOl1IcLMV/view?usp=sharing

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ANTEPRIMA con due fotomontaggi realizzati da G. Ganis:


La nuova scritta sull'ingresso del 'Parco Turoldo'



Il nuovo mosaico 'LA MADRE', di  Ciuha-Petris
foto  Ganis, 1 luglio 2018

Nella sala del Ridotto
foto  Ganis, 1 luglio 2018

Nella sala del Ridotto
foto  F. Petris, 1 luglio 2018


 
Nel parco del Ridotto
foto  Ganis, 1 luglio 2018

Omaggio nel cimitero di Coderno, in fondo al parco, dove sono sepolti i genitori di padre Turoldo

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Nel parco del Ridotto
foto  F. Petris, 1 luglio 2018
 
Luciano Petris, Peter Ciuha, Nicola Borgo

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Nicola  Borgo  si  avvia  a celebrare la Prima  Messa
foto  archivio Gottardo Mitri, Rivis di Sedegliano (UD), 6 luglio 1958


 Nicola  Borgo  festeggia al Ridotto il 60° della Prima  Messa, il 1 luglio 2018





Nicola  Borgo  a Rivis di Sedegliano (il suo paese natale) nel 60° della Prima  Messa _ 8 dicembre 2018








 


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Mariangela Maraviglia ci ha inviato questo articolo:



giovedì 12 aprile 2018

14 e 15 aprile incontro a Coderno al RIDOTTO con la teologa Antonietta Potente.





Intervista di 5 minuti sul libro:
https://www.youtube.com/watch?v=9_72cQFeLuY

 



 Foto dell'incontro di  sabato 14 aprile 2018 a cura di G. Ganis


 Foto dell'incontro di  domenica 15 aprile 2018 a cura di G. Ganis

Turoldo_Borgo_Potemte

 Turchini_Potente_Borgo
 



giovedì 22 febbraio 2018

24 febbraio 2018 _ Poeti per Turoldo

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Il RIDOTTO con l'Associazione Culturale "CORO LE COLONE"  e 
gli amici di San Vito al Tagliamento
sabato 24 febbraio 2018 alle ore 15.00




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venerdì 24 novembre 2017

29 novembre 2017 _ Presentazione di due libri su Turoldo, nella sua casa natale di Coderno

Mercoledì 29 novembre 2017 a Coderno di SEDEGLIANO

nella Casa natale di padre David Maria Turoldo
in via C. Percoto, 7/1
alle 18.30

Presentazione dei volumi:

Il fuoco della parola


a cura di Raffaella Beano
edizioni Servitium



e


Turoldo: i segni di una vita


di Luca De Clara e Alessandro Vit
edizioni Forum




domenica 22 ottobre 2017

sabato 28 ottobre 2017_Coderno_Incontro sulla maternità













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 Pubblichiamo la lettera che il Premio Nobel per la Pace
inviò nel 2002 all'Associazione Padre Turoldo,
quando era presidente  Nicola Borgo.

giovedì 19 ottobre 2017

Padre Turoldo e le vetrate di padre Fiorenzo Maria Gobbo



Un’amica del Ridotto ci ha segnalato un testo, pressoché sconosciuto,   di padre David Maria Turoldo sull’artista padre Fiorenzo Maria Gobbo, anche lui un Servo di Maria e anche lui friulano, che ha realizzato vetrate per molte chiese del Friuli e in altre località italiane: 



“Padre Gobbo è un Servo di Maria che si è dedicato come ad una specie di apostolato alla missione della bellezza, alla ricerca della bellezza, del comunicare in segni ed in immagini al tempo presente quello che è il mistero eterno di Dio.

Perché è un religioso, e dirò anzi che è un religioso umile come è umile la sua pittura, in apparenza almeno: modesto in sé, e veramente friulano. Io lo chiamo il manovale; il manovale friulano e il migliore della terra. E non faccio per dire, perché l'ho visto dappertutto in giro per il mondo.

Ed ha l'umiltà del manovale; in realtà invece è un artefice: soprattutto quando fa le vetrate, quando veramente scopre il noumeno delle cose; difatti sono appena adombrate.

E veramente sembra di umiltà, ma invece è semplicemente sincerità; è verità di rapporto con le cose, con la luce, col colore, ecc.

E' uno che viene dai campi, è uno che viene dalla gente umile, viene da Bressa insomma; Bressa è alla periferia di Udine. Ed ha sempre lavorato in silenzio. Ha fatto mostre a Reggio Emilia, a Roma, a Bologna, a Milano, a Pesaro, ne ha fatte dappertutto.” E tutti i giornali ne hanno parlato e veramente ne hanno parlato bene. Anzi sintetizzavano il suo messaggio: il senso della fede espresso in bellezza, in grazia, proprio in umiltà.

E questo sia i suoi maestri, sia i suoi critici. Questo l'ho visto anch'io e ho visto l'aderenza fra quello che era la critica e la realtà dei quadri esposti.

Naturalmente lui ha fatto moltissime cose, ha moltissimi disegni allo stato di studio. c’è una Annunciazione per esempio che io col tempo vorrei avere, perché è veramente un turbinio di idee che suscita sia pure nell'umiltà, con delle linee, poiché è un disegno, e uno studio: e più la si vede più ti parla. Siccome è un'arte che nasce dalla contemplazione, nasce proprio dall'intuito del mistero cristiano; è il mistero che diventa parola, diventa segno, diventa comunione. Questo è un elogio che dico, ma naturalmente va detto con tutto il rispetto.

Io non è che disprezzi niente anche quando faccio della polemica: finalmente una pittura che potrebbe stare sugli altari, che fa man bassa di tutte quelle iconografie così da celluloide, così sciocca, così bambinesca che infesta, che imperversa nelle nostre chiese. Anzi di lui parlano di un Beato Angelico moderno, nel tormento della vita moderna. Non può essere il paragone; come quando parlano di me come un Jacopone da Todi.

Ogni uomo è se stesso. Non si fanno questi accostamenti. Ogni uomo è nel suo tempo, ognuno di noi ha la sua faccia; quindi i paragoni servono se non altro dal punto di vista didascalico, e basta, come punti di riferimento, ma niente altro. Però, certo che noi altri, fino adesso, non abbiamo un'arte moderna religiosa. Guardate ad esempio quelle vetrate come stanno bene. Io le ho viste a s. Maria in Via a Roma, le ho viste veramente nella realtà.

Quando entro in questa Cappella sento subito l'invito alla contemplazione, l'invito alla serietà del mistero, alla partecipazione col mistero che si rappresenta e che diventa luce, diventa colore, dove la luce è come un spada che ti ferisce. E probabilmente se lui continua, perché è ancora giovane, potrebbe essere un indicatore di quello che può iventare l' espressione dell’arte religiosa da ritornare anche sugli altari, e anche nelle chiese.

Perché fino adesso purtroppo c’è il divorzio tra l'arte e la Chiesa, tra l'arte e la grazia; e questo è il superamento del divorzio che si dovrebbe combattere. Abbiamo talmente cacciato fuori gli artisti dalla Chiesa che naturalmente non sanno più niente di Chiesa. Invece rimettiamoli dentro la Chiesa: e a forza di sbagli, diceva il Bacchelli, ritroveranno la via, perché è la grazia che deve guidare la mano; e se noialtri li escludiamo dal flusso di questa grazia?

Quindi io non capisco veramente questo ostracismo rispetto all'arte moderna che esiste da parte della nostra, non dico Chiesa, ma dico mondo devozionale, perché dire Chiesa e dire un termine molto grave; ma da quel mondo devozionale in cui purtroppo comandano quelli che non hanno nessuna sensibilità artistica. “



Copyright © CURIA GENERALIZIA OSM, Piazza San Marcello, 5 – Roma





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Padre Fiorenzo Maria Gobbo, nacque a Bressa di Campoformido (UD) il 21 dicembre 1926 e morì il 22 marzo 2014 a Reggio Emilia, dove viveva.

Aveva studiato nel Seminario di Udine e dopo il liceo era entrato nell'ordine dei Servi di Maria

Nel 1952 era stato ordinato sacerdote a Roma, dove rimase per molti anni nella comunità di S. Maria in Via e dove iniziò la sua attività artistica.

Nel 1960 si trasferì in Emilia Romagna, dove riuscì anche a iscriversi e a diplomarsi all'Accademia di Belle Arti di Bologna.

È stato pittore, disegnatore, incisore, specializzato in affresco, mosaico e vetrate.

Le prime vetrate sono del 1960 nella chiesa di S. Maria in Via a Roma, le ultime del 2011 nella controfacciata della chiesa di San Pio X a Udine.

Sue opere si trovano nelle chiese di: Milano, Senigallia (AN), Reggio Emilia, Toirano (SV), Assisi, Ancona, Candia (AN), Roma, Chicago (USA), Salvarano (RE), Cà Marastoni (RE), Bibbiano (RE), Villa Seta (RE), Savignano sul Rubicone (FC, Baggiovara (MO), Eremo di Ronzano (BO), Castel S. Pietro (BO), Bazzano (BO), Tressano (RE), S. Bartolomeo (RE), Guastalla (RE), S. Giovanni in Persiceto (BO).

In Friuli ha realizzato vetrate nelle chiese di: Campoformido (UD), Premariacco (UD), Tricesimo (UD), Pagnacco (UD), Bressa (UD), Pradielis (UD), Sedilis (UD), Savorgnano del Torre (UD), Magnano in Riviera (UD), Ciseriis (UD), Basaldella (UD), Castions di Strada (UD), Pozzecco (UD), Ribis (UD), Rivignano (UD), Preone (UD), Maniago (PN).

A Udine nelle chiese di: San Pio X nel 1978 e 2011, San Quirino nel 1994, Santuario Beata  Vergine delle Grazie nel1996 e un bozzetto per San Paolino nel 1996.

giovedì 14 settembre 2017

Turoldo 2016_Centenario_ TUROLDO e la BIBBIA_Articolo di Nicola Borgo

Coderno 16 settembre 2017

Nei mesi scorsi Nicola Borgo aveva scritto un articolo per la rivista ESODO,  edita a Mestre (VE) su: 

"Il respiro bilivo in Turolo".

La rivista ora è  uscita e pubblichiamil suo articolo con la prima pagina dell'editoriale.



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